Nella frazione Roggione, a due chilometri circa da Pizzighettone, sulla strada per Cremona, sorge un vero gioiello artistico: il Santuario dedicato alla Beata Vergine del Roggione. L’edificio sacro, che conserva intatta ancora oggi l’impronta barocca, fu eretto nella prima metà del Seicento in onore della Madonna per aver liberato il paese della terribile pestilenza del 1630. Lo ricorda il ricco cartiglio sostenuto da due angeli. L’edificio sacro, che conserva intatta ancora oggi l’impronta barocca, fu eretto nella prima metà del Seicento in onore della Madonna per aver liberato il paese della terribile pestilenza del 1630.
L’interno, a navata unica, ha una volta interamente decorata con affreschi inseriti in raffinate cornici o scompartiti da eleganti cariatidi. Tutto è finalizzato alla glorificazione di Maria. La venerata immagine della Madonna è posta sopra l’altare maggiore, sovrastato da un’edicola che la racchiude come in un grande tabernacolo con una ricca cromia di marmi variegati, festoni, statue, inserti naturalistici.
Le pareti della navata sono impreziosite da quattro altari laterali con pregevoli paliotti in scagliola. Degne di nota anche le relative pale d’altare opera di valenti pittori del XVII e XVIII secolo, tra cui i cremonesi Giovan Battista Tortiroli e Francesco Boccaccino.